Foglie di lauro
di Luigi Di Lauro
Un tributo al nostro compianto Presidente Andrea Vinciguerra
È passato un anno che ci hai lasciati, il tuo ricordo, però, è vivo, si avverte, soprattutto quando varchi quel portone di palazzo Fazio, sede dell’Associazione Capuanova, di cui, tu, sei stato tra i protagonisti. I discorsi con Livio Marino e Paolo Sacchetti, inesorabilmente, parlano di te, dei progetti rimasti tali, e per i quali si dovrà, necessariamente, affrontarne la realizzazione. Uno per tutti, la mostra internazionale di arte contemporanea. La nostra città è più povera di idee, e non me ne voglia nessuno, perché il concetto è in generale; Capua è più povera, anche, politicamente, senza le tue capacità di ascolto, la tua disponibilità, gli approfondimenti e le analisi che esprimevi, apertamente, senza remore, sia in pubblico che in privato. È un anno che Andrea Vinciguerra, ma più amichevolmente, Deo, ha lasciato questa vita terrena. Il tuo sguardo fiero, semplice, autorevole, ma non autoritario, è sempre lì, scolpito nel cuore di quanti ti hanno voluto bene, ed apprezzato le tue doti di profonda umanità, per tutti, senza distinzione di fede, colore politico, ceto sociale. Andrea Vinciguerra è stato un punto di riferimento del socialismo, quello del garofano rosso. Ha ricoperto incarichi nel consiglio comunale della nostra città, dove si è dimostrato, sempre, strenue difensore della capuanita’. È stato vice sindaco, ma soprattutto sostenitore attento ed accanito di quella Giunta di “Progresso” presieduta dal sindaco Nicola Lacerenza. Diede l’impronta nazionale al premio “Follaro d’oro”, promosso ed organizzato dalla cooperativa culturale Capuanova, di cui è stato vice del Professor Vincenzo Galeone, e, poi, presidente. Andrea, Deo Vinciguerra, era, anche, esperto d’arte, la capacità interpretativa delle opere, la critica ed il linguaggio dei lavori, erano diventate raffinate doti personali, riconosciute in tutti gli ambienti del settore. Le presenze architettoniche del nostro centro storico, la loro salvaguardia e rivalutazione, furono le sue maggiori preoccupazioni, non ultima quella per il rilancio del Museo Campano, per cui, si rese promotore, con altri, del progetto “adottiamo una madre”, testimonianza reale e concreta in difesa delle Matres Matutae. Il progetto riscosse, e continua ad attirare l’attenzione di uomini e donne dell’arte e della cultura. Le foto principale è di Franco Cucciardi, le altre nei ricordi di Livio Marino, al quale affidiamo il suo pensiero, in qualità di presidente dell’ associazione Capuanova. Il mio rapporto con Andrea era intenso, non solo per la scelta politica di essere socialisti da sempre e per sempre. La cosa che davvero ci legava – sottolinea Marino – era l’amore per l’arte contemporanea. Entrambi, abbiamo condiviso progetti di mostre d ‘arte, importanti; Calligrafie, ovvero “La Scrittura Dipinta”. Mancherà anche per questo impegno culturale alla città di Capua. Ricordare Andrea. Lo faremo a Capuanova, appena possibile, quando le condizioni di tranquillità ambientale, ci daranno l’ opportunità di omaggiare, degnamente, l’amico, il politico, il critico d’arte.
Ho conosciuto Andrea Vinciguerra durante il servizio militare nel 1970 a Cordenons (PN), con lui e con altri commilitoni abbiamo avuto rapporti di servizio ma sopra tutto di amicizia, purtroppo la nostre vite poi si sono separate io di Bergamo, lui di Capua. Il prossimo mese di maggio sono esattamente 50 anni che siamo stati congedati e da allora ci siamo persi. Nei mesi scorsi svuotando un vecchio baule ho trovato una busta con scritto ricordi della mia Naia 1970-1971, nell’aprirla ho trovato diverse fotografia fatte in caserma dove c’è anche Andrea, poiché si avvicinava il 50° del congedo ho iniziato a cercare gli ex compagni con cui ho avuto i rapporti più stretti, tra questi Andrea. Sapendo che era di Capua ho iniziato a cercare tramite varie fonti, finché mi sono imbattuto nella vostra associazione culturale e dalla foto che avete pubblicato lo riconosco benissimo, è lui! Perciò pur essendo rammaricato della notizia mi associo al vostro dolore. Andrea fin dall’ora era simatico con lui si facevano anche ragionamenti seri, in caserma non si poteva parlare di politica ma noi lo facevamo ugualmente, quante belle discussioni, quanti bei momenti trascorsi insieme, pertanto sono veramente addolorato di apprendere che Andrea non c’è più.
Se avete piacere posso inviarvi tramite e mail alcune foto in cui lui è presente.
Distinti saluti.
Ricordo con affetto e simpatia Andrea Vinciguerra nel suo intenso legame con Capua e la sua storia, un uomo leale, attivo e fattivo, che avrebbe voluto quello che tanti di noi auspicano….una città viva e vitale. Il mio ricordo e le mie preghiere